PIFatt Professional è il programma dedicato alla fatturazione dei liberi professionisti; è lo strumento pensato per offrire supporto nella gestione della contabilità semplificata di coloro che lavorano in regime di libera professione e che si trovano ad aver a che fare, quasi ogni giorno, con fatture, proforma e calcoli di percentuali IVA.
Le fasi preliminari
Sono cinque i menù di cui è composto PIFatt App e sette di fogli di lavoro collegati. Il primo menù con cui iniziare a utilizzare il programma è quello denominato Imposta, nel quale inserire i propri dati identificativi e fiscali, i quali verranno automaticamente riportati nel layout delle fatture e negli archivi, senza dover inserire tutto manualmente ogni volta. La tabella è molto intuitiva e riporta tutte quelle voci con cui i liberi professionisti hanno dimestichezza, perché rappresentano la base della contabilità semplificata. Tra questi, è molto importante inserire un valore predefinito di IVA applicabile, sebbene beni e servizi abbiano delle percentuali diverse; per comodità e semplicità d’uso, conviene inserire la percentuale che si applica più spesso, cambiando manualmente i valori direttamente in fattura, quando occorre. Poi, si può passare a inserire nel layout predefinito della fattura, il proprio logo, qualora il professionista ne avesse uno; oltre a inserirlo, è possibile collocarlo facilmente nella posizione che si preferisce, spostandolo con il mouse nella finestra di dialogo che compare in alto a destra. Il layout della fattura, come accennato, è predefinito, ma viene data la possibilità, agli utenti più esperti, di crearne uno personalizzato, in cui poter importare dei file Excel già preparati in precedenza.
L’iter di creazione di una fattura
Un altro menù molto importante è quello dedicato all’archivio clienti, che riporta tutti i dati utili relativi alla clientela. Da questo comando, è possibile inserire i nuovi clienti, compilando le voci richieste. Inoltre, selezionando un cliente, si può chiedere a PIFatt App di creare una nuova fattura o proforma, estraendo in automatico i dati del cliente selezionato. A questo punto, si arriva al menù dedicato alle fatture, che ne raccoglie l’archivio. Da questo comando, si può creare una nuova fattura, copiarne una già fatta, in caso di ripetizione di prestazioni simili, o trasformare un proforma in una fattura vera e propria. Una volta selezionata una delle tre operazioni, si può andare sul foglio di lavoro DocEdit, in cui si visualizza la fattura impaginata, e qui si inseriscono i valori variabili come il numero e il tipo di prestazioni erogate, i prezzi pattuiti, sconti e così via. Come accennato, con PIFatt App si possono creare non solo fatture, ma anche proforma, quei documenti del tutto simili alle fatture, ma privi di valore fiscale e il cui scopo è comunicare al cliente i dettagli sui compensi per la prestazione svolta. Con questi semplici passaggi, molti dei quali automatici, è possibile gestire la propria contabilità semplificata più facilmente e agevolmente.