In ambito commerciale, l’emissione di fattura proforma non è molto diffusa, ma per i liberi professionisti può davvero essere utile. Quando si organizza la propria pianificazione finanziaria aziendale, anche se l’azienda è composta dal solo professionista, è indispensabile fatturare nel modo corretto, per evitare di pagare in più, per prestazioni di cui non si è ricevuto il compenso.
Che cos’è la fattura proforma
La fattura proforma è un documento del tutto simile a una normale fattura, ma priva di valore fiscale, perciò, la sua emissione non è valida ai fini del pagamento dell’IVA sulla prestazione offerta. Se nel caso di compravendita di beni, essa risulta superflua perché il pagamento avviene al momento della consegna o in data posticipata, ma concordata tra le parti, per il libero professionista la questione del compenso è un po’ più complicata. Il professionista non vende un oggetto fisico ma fornisce una prestazione di servizio, che comporta solitamente un certo periodo di lavoro. Ovvero, il cliente commissiona, ad esempio, un progetto residenziale a un architetto, questo svolge il compito assegnato in un tot di giorni/mesi, alla fine di tutto, salvo anticipo, il progettista dovrebbe ricevere il compenso per il lavoro svolto, una volta consegnato il progetto al committente. Il condizionale è d’obbligo, perché non sempre si riesce a farsi pagare dai clienti. Ed è qui che entra il gioco il proforma, un documento che presenta tutti i valori relativi al compenso finale che il prestatore di servizi dovrebbe ricevere. Da una parte, ha funzione di promemoria da consegnare al cliente per informarlo su quanto deve pagare, dall’altra, in caso di mancato pagamento, non costringe il professionista a pagare delle tasse su un compenso mai realmente ricevuto, in quanto, la fattura proforma non ha valore fiscale. Una volta ricevuto l’effettivo pagamento, si può creare la fattura vera e propria, da riprodurre in duplice copia, di cui l’originale spetta al cliente. Nei processi di pianificazione finanziaria aziendale, occorre fare molta attenzione anche a questi dettagli.
Creare un proforma con PIFatt App
Con il programma PIFatt Professional di Pianificazione Intelligente, pensato appositamente per la pianificazione finanziaria aziendale dei liberi professionisti, è facile emettere fatture e proforma, a cui sono dedicati due diversi menù. Una volta impostati i dati fiscali del libero professionista, questi valori vengono riportati automaticamente in ogni documento creato dal software. Nel menù omonimo sono archiviati tutti i proforma creati dall’utente e da qui è anche possibile crearne di nuovi, attraverso il foglio di lavoro DocEdit. Nel documento “vuoto” saranno già contenuti i dati fiscali dell’utente e la percentuale di IVA maggiormente applicata, perciò occorre solo inserire i dettagli della prestazione svolta. Una volta impaginato e compilato, il proforma può essere stampato e inviato al cliente. Nel momento in cui il professionista riceve il pagamento del compenso, deve riaprire il programma PIFatt App, andare nel menù fatture, e cliccare il comando Trasforma, che molto velocemente e semplicemente, converte il proforma selezionato in una fattura effettiva, valida ai fini fiscali. Grazie a questi strumenti forniti dal programma, non occorre ricreare ex novo il documento per ottenere la fattura, basta chiedere a PIFatt App di convertire il proforma in tutta comodità e senza rischiare di fare errori di calcolo.