Di ciò si accusa anche il Governo italiano da decenni, ovvero, di vivere sopra le sue reali possibilità economiche. Ma non solo lo Stato spende più di quello che guadagna, anche molte famiglie o singole persone vivono da spendaccione, spesso senza rendersene conto. Ecco, dunque, alcuni segnali che indicano una cattiva gestione della propria finanza personale.
Poco risparmio e troppe spese per la casa
Esistono diversi indicatori che suggeriscono che qualcuno sta vivendo oltre le proprie possibilità; da una parte l’aumento di certe spese, dall’altra la riduzione di alcune buone abitudini. In quest’ultimo caso, ciò che si riducono sono i risparmi, ovvero, in media, chi risparmia meno del 5% di ciò che guadagna, probabilmente, sta vivendo sopra i propri mezzi. Ciò potrebbe significare che, in caso di una spesa improvvisa, non si sarà in grado di affrontare l’emergenza. L’ideale sarebbe risparmiare almeno il 10% del guadagno annuo totale, così da essere maggiormente al sicuro. Inoltre, sarebbe auspicabile non mettere mano ai risparmi per spese evitabili e non necessarie; ciò sarebbe un altro indicatore di una vita spendacciona. Se si spende oltre il 28% dei propri guadagni per il mutuo/affitto, imposte e assicurazioni per la casa, allora si corre il rischio di sforare i propri budget. Sebbene queste siano spese necessarie e inevitabili, sopra tale soglia del 28%, secondo gli esperti, non si vive serenamente e in modo ragionevole. Nel momento in cui si decide di acquistare un’abitazione, è importante valutare anche questo aspetto. Mantenersi oltre questo livello, significa tagliare molte altre voci di budget e ciò, oltre che triste, potrebbe risultare anche pericoloso.
Finanza personale in allarme
Ci sono altri campanelli di allarme che segnalano che la propria finanza personale non è gestita al meglio. Innanzitutto, per chi ne fa uso, dovrebbe destare preoccupazione quando il saldo della carta di credito cresce più del solito. Se tale cifra si è sempre mantenuta piuttosto bassa, un suo aumento testimonia la crescita delle spese. Ma non solo, il momento in cui non si riesce ad affrontare il pagamento del conto della carta di credito, è la prova che si sta vivendo oltre le proprie possibilità, se ciò avviene regolarmente ogni mese. Pagare più avanti, significa pagare di più, perciò tale abitudine è doppiamente controproducente. Un altro indicatore è la crescita dei conti, dovuti ai pagamenti rateali. Come resistere all’acquisto di un televisore da 50 pollici, se si può pagare con 50 euro al mese? Il problema è che, così facendo, si crede di poter acquistare qualsiasi cosa e ogni mese aumentano le rate. 50 euro per la tv, 200 per l’automobile, 100 per lo smartphone, sommati insieme raggiungono cifre ragguardevoli. Quando ciò accade è un chiaro sintomo che si sta vivendo oltre le proprie possibilità. Ciò appare ancora più significativo alla luce del fatto che, oltre a queste rate, bisogna aggiungere i normali conti da pagare mensilmente, come la spesa alimentare, le bollette, l’affitto e così via. Mai dimenticare che pagare a rate non significa non pagare o pagare di meno, anzi, alla fine il televisore da 50 pollici è costato ancora di più a causa dei tassi di interesse sul debito.