Per gestire correttamente i propri risparmi bisogna inevitabilmente fare calcoli, archiviare dati e tenerli sotto controllo. Per tutto questo un ottimo aiuto viene dall’informatica con gli strumenti adatti.
Per gestire correttamente i propri risparmi bisogna inevitabilmente fare calcoli, archiviare dati e tenerli sotto controllo. Per tutto questo un ottimo aiuto viene dall’informatica con gli strumenti adatti.
Come gestire i propri risparmi? Una domanda a cui si può rispondere con mille risposte e con nessuna. Il buon senso dovrebbe farla da padrone in questi contesti, ma laddove non fosse sufficiente, si può fare affidamento sull’aiuto che arriva dal web e dall’informatica. I programmi come Excel, infatti, possono essere un valido supporto per programmare le proprie finanze in maniera rigorosa e concreta.
Dunque, l’informatica può rivelarsi un utilissimo strumento per gestire i propri risparmi in modo rigoroso e strutturato; ciò è sostenuto da una serie di fattori. Innanzitutto, al giorno d’oggi gli strumenti informatici sono diffusissimi, quasi ogni famiglia possiede almeno un computer e lo sa usare. Poi, i programmi sono sempre più user friendly, perciò è facile imparare a usarli. Inoltre, il web offre vari software e modelli di calcolo, ma soprattutto il supporto necessario per utilizzarli. Infatti, ciò che appare più ostico nell’uso di programmi come Excel non è tanto la compilazione delle tabelle, ma la loro creazione; in questo contesto si inseriscono quei portali che offrono modelli predefiniti per la gestione del budget mensile, il monitoraggio delle spese, il calcolo del finanziamento per l’acquisto di un bene, e molti altri conteggi. Parlando più nello specifico del risparmio di denaro, questo è possibile solo se si gestiscono in modo oculato le proprie finanze, ossia se si effettuano spese in relazione alle proprie entrate, senza sperperare denaro. Una pratica simile è ancor più difficile se le entrate non sono altissime, mentre le uscite sono alte e frequenti; per voci di uscita si intendono tutte le spese, sia quelle fisse come mutuo o affitto, sia quelle superflue come gli svaghi e il tempo libero. Dunque, nella tabella costruita per gestire i propri risparmi, bisogna inserire tutti i flussi di casa, sia in entrata che in uscita; poi, può rivelarsi utile fissare un budget mensile da non superare o una quota di soldi da risparmiare per le evenienze o per l’acquisto di un bene straordinario.
Se i soldi risparmiati non sono sufficienti a coprire una spesa esosa, che sia necessaria o superflua, molte persone ricorrono a prestiti personali o finanziamenti. Nel primo caso, si riceve dall’istituto di credito una quota di denaro spendibile come si crede; nel secondo, il denaro elargito copre direttamente l’acquisto di un bene. Il caso più comune è l’acquisto dell’automobile, in quanto difficilmente, se si ha un lavoro normale e una condizione economica standard, è possibile pagare l’intero importo in un’unica soluzione. D’altra parte, se è vero che questa rappresenta spesso l’unica via per acquistare un bene così caro, come un mezzo di trasporto, essa comporta anche delle spese aggiuntive che vanno oltre la restituzione del prestito. Tali spese sono gli interessi che si pagano sul prestito. Grazie a Excel è possibile fare un calcolo del finanziamento richiesto, inserendo l’importo complessivo ricevuto in prestito, il tasso di interesse e il numero di rate con cui si intende saldare il debito. Nel caso di molti case automobilistiche, questi calcoli sono eseguibili direttamente sul sito, utilizzando i tassi di interesse dell’ente erogatore del prestito affiliato alla concessionaria, ma in altri contesti, è più utile calcolare da soli l’andamento della pratica. Il web viene in aiuto anche in questi casi, infatti, sono disponibili su alcuni portali dei modelli per il calcolo del finanziamento o del prestito personale; dato che la tabella è qui già pronta, occorre solo inserire i dati variabili, ossia la quota di denaro finanziabile e i diversi tassi di interesse, generalmente più di uno, il cui valore cambia in base al numero di rate; in linea di massima, più si aumentano il numero di rate, e si abbassa il loro valore, più salgono gli interessi. Fare questi calcoli preliminari permette di capire che il costo reale del bene acquistato è ben più alto del prezzo di vendita.