I riferimenti sono uno strumento importante per sfruttare al meglio le funzioni excel, per utilizzarne a pieno il potenziale occorre soffermarsi sulle differenze fra relativi e assoluti, interni ed esterni, diretti e indiretti.
I riferimenti sono uno strumento importante per sfruttare al meglio le funzioni excel, per utilizzarne a pieno il potenziale occorre soffermarsi sulle differenze fra relativi e assoluti, interni ed esterni, diretti e indiretti.
Come descritto in un precedente articolo si può passare in input ad una funzione il contenuto di una cella o intervallo che si trova in qualsiasi punto della cartella di lavoro, ma anche in un altro file. Il riferimento è sostanzialmente una indicazione di dove si trova il dato, cioè un indirizzo che indica ad excel in che luogo si trova l’informazione da elaborare, come nella vita quotidiana le indicazioni si possono dare in due modi:
La prima indicazione è un esempio di riferimento assoluto: con l’indirizzo corretto chiunque partendo da qualsiasi parte del mondo può arrivare all’obiettivo.
La seconda è un esempio di riferimento relativo: seguendo queste indicazioni alla lettera il luogo di arrivo dipende da dove si parte, e in molti casi può anche essere impossibile arrivare da qualsiasi parte.
Tornando ad excel, in prima battuta può sembrare che per non sbagliarsi convenga usare sempre i riferimenti assoluti, ma poi si scopre che in realtà i riferimenti predefiniti sono relativi ed è molto comodo usarli.
Per mostrare il funzionamento il modo migliore è partire con un esempio, si può riprendere quanto visto nel precedente articolo sui riferimenti o ricostruirlo in questo modo:
La prima chiave di lettura per quella formula sembrerebbe essere “moltiplica il contenuto di A2 per quello di B2”, però facendo i passi seguenti:
Il risultato dell’operazione, visibile nell’immagine di seguito, è che in I2 excel ha scritto =G2*H2, questo si spiega perché la formula di partenza contenteva dei riferimenti relativi, cioè il contenuto di C2 non va letto “moltiplica A1 per B1” ma piuttosto “moltiplica il valore due celle a sinistra con il valore una cella a sinistra”. Quindi come nell’esempio delle indicazioni stradali “girare alla prima a sinistra” porta in luoghi diversi secondo dove ci si trova al momento di seguire l’indicazione.
Questo comportamento ha senso ed è utile, come si può vedere facilmente dall’esempio seguente:
A questo punto, osservando i contenuti della colonna C si nota che tutte le formule sono aggiornare coerentemente, cioè in ogni riga il valore dell’IVA è esattamente l’aliquota per l’imponibile della riga stessa. Fare la stessa cosa senza l’ausilio dei riferimenti relativi avrebbe significato riscrivere dieci volte la formula. Analogamente se si copia da A1 a C10, ci si porta in H1 e si incolla, il risultato è un blocco di dati e formule perfettamente coerente.
Infine va ricordato che se si esegue questa operazione:
Il risultato è un messaggio di errore in quanto il riferimento dato nella formula “valore immediatamente a sinistra” in questo caso non porta in nessun posto.
Continuando sul calcolo dell’IVA si può vedere velocemente a cosa serve un riferimento assoluto in questo modo:
Come evidenziato nell’articolo precedente, selezionando la freccetta sul lato destro della casella nome si può vedere un elenco a discesa con tutti i nomi inseriti prima, e usarli per selezionare le aree corrispondenti.
Dato che i nomi si possono usare direttamente nelle formule, si può procedere così:
Il risultato è leggermente diverso da quello ottenuto in precedenza, infatti esaminando una delle formule, ad esempio in D10:
Con questo modo di scrivere quindi si ordina ad excel “moltiplica il valore all’incrocio fra la colonna A e la riga due, con quello una cella a sinistra”; fatto che si è rivelato piuttosto utile per ottenere una formula che ancora una volta si è aggiornata automaticamente.
L’uso dei nomi per i riferimenti assoluti è intuitivo e sicuramente rende più facile la spiegazione, va però detto che non sempre è comodo e indicato assegnare nomi a tutte le celle da richiamare nelle formule (sia per questioni di comodità che di prestazioni del foglio elettronico). Per ottenere lo stesso risultato senza usare il nome:
Il simbolo $ (dollaro) infatti indica ad excel che il riferimento è da considerarsi assoluto, cioè “incrocia la colonna A con la riga 2”. Utilizzando il simbolo $ si possono poi costruire dei casi “misti”, ad esempio:
Il risultato, visibile in figura, è ancora che con trascinamento e incolla le formule si sono adeguate esattamente come serve; infatti scrivendo A$2 si intende un riferimento relativo di colonna e assoluto di riga che quindi viene letto “incrocio 6 colonne a sinistra con la riga numero 2”.
In conclusione, oltre a rendere interattivi i calcoli, usando opportunamente i riferimenti assoluti e relativi si riesce a incollare formule che fanno cose simili su intervalli simili senza riscriverle.
Fino a qui si sono utilizzati solo riferimenti all’interno delle stessa cartella e sul medesimo foglio di lavoro, ma se ne possono inserire anche ad altri fogli della stessa cartella e anche ad altri file. Per vedere un primo esempio è sufficiente preparare una cartella simile a quello appena visto, ma con le aliquote nel foglio1 ed imponibili e formule nel foglio 2:
Si ottiene esattamente il risultato di prima, salvo che uno dei fattori della moltiplicazione sta in un’altra pagina, cioè nel riferimento si sta indicando: “all’incrocio di quale riga con quale colonna su quale foglio”.
Estendendo lo stesso criterio si possono creare anche riferimenti esterni, cioè riguardanti dati che si trovano su un altro file: “all’incrocio di quale riga con quale colonna su quale foglio di quale file”. Procedendo sempre per esempi:
Per finire un accenno ai riferimenti indiretti: Excel mette a disposizione una intera famiglia di funzioni pensate appositamente per costruire un riferimento, in modo da aggiungere ancora più flessibilità e interattività ai fogli di calcolo. Un esempio semplice si può vedere in questo modo:
Unendo altre funzionalità di excel, quali la possibilità di immettere in C6 un elenco a discesa delle scelte possibili si ottiene una interattività ancora migliore.
Le funzioni di ricerca e riferimento in excel sono molte e meritano una discussione più completa su un articolo a parte, in quanto permettono di realizzare fogli molto potenti e flessibili con estrema semplicità; in ogni caso, familiarizzare con i concetti discussi in questo articolo permette di usare le funzioni excel per costruire fogli di una certa complessità senza necessariamente essere dei programmatori.